Sabato 16 Novembre Manifestazione ore 14.00 Piazza Mancini vale x tutti
Lo stato di emergenza rifiuti non è altro che un grosso business economico che imprese e politica hanno firmato per un giro di miliardi a danno della salute pubblica e della tutela dell’ambiente. Nessun schieramento politico-partitico è fuori da questo giro vizioso che ha reso la Campania pattumiera d’ Italia, ognuno con le sue responsabilità, ognuno con i suoi interessi. Ora che la pattumiera è satura si cerca di rincorrere al colpevole di turno per sacrificarlo all’altare della vergogna e nascondere la verità ai cittadini campani. In questi anni di commissariamento sulla questione rifiuti sono stati bruciati 2 miliardi di euro, miliardi di euro che dovevano servire ad avviare una nuova politica di gestione rifiuti partendo dalla raccolta differenziata porta a porta, riciclaggio, compostaggio e lanciare un nuovo modello di fonti energetiche alternative, dove i cittadini ne beneficiavano sotto il profilo economico ed ambientale. A cosa sono serviti questi miliardi ? A pagare le ditte satellite collegate alle ferrovie dello stato che si occupavano del trasporto dei rifiuti in Germania a costi elevatissimi, creare bacini e consorzi per operazioni clientelari ed elettorali ai vari politici di turno, scaricando colpe e responsabilità sui lavoratori, disoccupati organizzati e cooperative di settore, senza che essi avessero i giusti mezzi e strutture per intervenire. L’ attuale situazione campana segna lo stato di crisi della classe politica locale nel dare risposte alle tante emergenze ed istanze che da tempo chiedono una soluzione che migliori le prospettive occupazionali, ambientali e sociali come le tante mobilitazioni viste negli ultimi anni che partono dalle mobilitazioni sui territori.
A questa crisi e immobilismo politico bisogna rispondere con lo spontaneismo e l’autonomia delle lotte autorganizzate che dal basso rappresentano il bisogno di miglioramento delle condizioni di vita, la risoluzione delle vertenze in atto e della definizione dei percorsi di inserimento occupazionale da incrociare con il superamento dello stato d’ emergenza rifiuti dove da tempo i Precari Bros ne chiedono la fine e l’avvio di un nuovo piano di gestione rifiuti attraverso la raccolta differenziata porta a porta, le bonifiche dei siti inquinati, il riciclo e compostaggio dell’ umido dove questo avvio di gestione possa far fronte da una nuova politica ambientale ed allo stesso tempo inserire migliaia di disoccupati, precari . la stessa iniziativa può essere anche obiettivo di mediazione e di riflessione a chi crede che il solo utilizzo del termovalorizzatore sia l’unica soluzione al problema rifiuti.
Precari Bros Organizzati di Napoli e Provincia
Coordinamento di lotta x il lavoro-Movimento di lotta centro storico -Unione disoccupati organizzati-Movimento di lotta di scampia –Movimento di lotta zona orientale-Movimento di lotta pontenuovo-Unione disoccupati napoletani-movimento di lotta bsc
- novembre 14, 2013
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