Una prospettiva di lavoro per i Precari Bros.
Una prospettiva di lavoro per i Precari Bros.
La questione dei Precari Bros è, da mesi, al centro della discussione dei media cittadini con toni e contenuti che non affrontano vero tema che attanaglia la vita di circa 4000 famiglie di Napoli e provincia.Puntualmente ogni volta che viene affrontata la Vertenza/Bros le categorie interpretative utilizzate, non solo dai mezzi d’informazione ma anche da parte del ceto politico di questa città, sono quelli attinenti all’ordine pubblico, alle forze di polizia o alla Procura della Repubblica.
Da parte di nessuna amministrazione è – fino ad ora – emersa una proposta chiara che si posizionasse nella direzione di un concreto affrontamento della condizione di disoccupazione che, all’oggi, sono costretti a vivere le migliaia di precari afferenti al Progetto Bros.
NOI VOGLIAMO RIBALTARE QUESTO DISTORTO PUNTO DI VISTA.
Negli anni passati si sono prodotte alcune Intese Inter/istituzionali tra i vari governi nazionali e le diverse amministrazioni di Regione, Provincia di Napoli e Comune di Napoli.
Queste Intese hanno disciplinato l’accesso, per circa 3700 disoccupati, ad alcuni Moduli di Orientamento, ad alcuni programmi di Formazione Professionale, ad alcune Work/experiance ed infine hanno prodotto contratti di lavoro in alcune aziende private operanti.
Prima con il Progetto I.SO.LA. e poi con il Progetto Bros è stata coinvolta una certificata platea di disoccupati di lungo periodo i quali hanno ottemperato a tutti gli obblighi di legge in materia di avviamento.
Dopo tutte le esperienze sopracitate – nel Luglio del 2010 – a questa platea di precari il Ministero del Lavoro, l’Arlas e la Regione Campania hanno rilasciato un Libretto Formativo attestante tutte le attività svolte in questi anni più, naturalmente, l’insieme dei profili personali e professionali di ogni precario.
Nell’ottobre del 2010 l’Amministrazione Regionale Caldoro, senza consultarsi con le altre amministrazioni co/firmatarie delle varie Intese e Convenzioni ha messo fine alle attività del Progetto Bros, ha sospeso il nostro misero compenso mensile (596,00 Euro) e, come se non bastasse, si rifiuta di corrisponderci un accertato arretrato di 490,00 Euro.
Le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione Caldoro ha sospendere le attività sono state che la Regione Campania avrebbe prodotto un Piano per il Lavoro che sistematizzava l’intero arco delle politiche attive per il lavoro e, quindi, anche i Precari Bros.
Sono passati alcuni mesi nei quali siamo stati senza alcun tipo di protezione economica e, finalmente, l’Assessore al Lavoro, Severino Nappi, ha presentato il Piano per il Lavoro.
Da quanto abbiamo compreso leggendo il Piano e da ciò che ci è stato illustrato dallo stesso Assessore abbiamo preso atto che in questo provvedimento non esiste, al di là dei proclami a cui abbiamo assistito, nessuna misura specifica per la nostra platea. Anzi c’è il concreto rischio che quanto accumulato in termini di formazione professionale e di esperienze lavorative (particolarmente nel campo ambientale e della manutenzione dei territori) vada disperso e non ulteriormente messo a valore come sarebbe utile non solo per i Precari Bros ma anche per la nostra comunità.
L’Assessore al Lavoro, Severino Nappi, ha fornito cifre economiche a cui la Regione sarebbe in grado di accedere, ha, genericamente, prospettato numeri di futuri posti di lavoro, ha citato la possibile utilizzazione delle Agenzie di Lavoro Interinale ma non è stato in grado di indicare una qualsivoglia linea di condotta verso la nostra platea di disoccupati/precari di lunga durata.Inoltre – come se non bastasse – approfittando del clima di tensione sociale che, inevitabilmente, si è determinato a causa dell’improvvisa sospensione del sostegno economico ai Precari Bros l’Assessore al lavoro Severino Nappi ha sospeso ogni interlocuzione sociale e sindacale.
A questo punto della situazione i Precari Bros chiedono, anche a Cgil, Cisl e Uil, un intervento risoluto affinché la nostra Vertenza sia posta nell’agenda politica e sindacale con l’obiettivo di ricercare una dignitosa via d’uscita da questa preoccupante impasse a cui ci vogliono costringere.
Una impasse che contribuisce all’innalzamento della tensione sociale in città come, purtroppo, ci segnalano le cronache cittadine di queste ultime settimane.
I Precari Bros chiedono, come è legittimo che sia, garanzie occupazionali e di sussistenza non solo nel quadro del Piano per il Lavoro ma anche attraverso l’attivazione di quanto previsto nell’ambito dei variegati strumenti d’intervento riconducibili agli ammortizzatori sociali.
Anche noi, come i tanti lavoratori che attualmente usufruiscono della Cassa Integrazione, abbiamo svolto attività certificate e documentate, anche noi abbiamo stipulato contratti di lavoro con aziende e società.
Ancora oggi non comprendiamo per quale motivo il nostro eventuale futuro occupazionale deve essere obbligatoriamente legato alla storia e agli esiti del Progetto Bros del quale – ed è sempre utile ricordarlo pubblicamente – noi siamo stati gli ultimi destinatari di provvedimenti e scelte varate altrove.
Ci auguriamo – quindi- che la nostra vicenda umana e sociale sia compresa ed assunta anche dalle Organizzazioni Sindacali in modo da configurare, nel prossimo periodo, ma con la necessaria urgenza derivante dalla drammaticità della questione, le migliore sinergie verso l’obiettivo del lavoro.
Coordinamento di lotta x il lavoro
Napoli,16/1/2011
- gennaio 17, 2011
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