BASTA CON REPRESSIONE
BASTA CON REPRESSIONE
E LA CRIMINALIZZAZIONE A CARICO DELLE AVANGUARDIE DI LOTTA!
I movimenti di lotta e le organizzazioni sindacali di base e conflittuali rigettano al mittente (questura, padroni e politicanti) ogni forma di repressione, di provocazione, d’intimidazione, di persecuzione giudiziaria e amministrativa nei confronti delle avanguardie di lotta, dei sindacalisti e comunisti. Non saranno le misure restrittive e le montature giudiziarie a frenare la lotta per la conquista, la difesa e i diritti che i lavoratori, i precari, i disoccupati, gli immigrati, ecc. conducono da lungo tempo nella nostra città, regione e nel paese per il lavoro.
Pensiamo che le misure repressive debbano essere applicate a politici e amministratori in combutta con la camorra e le altre organizzazioni criminali al vertice della regione e del paese. Sono loro i veri criminali e corrotti riconducibili al sistema di potere economico e ad alcune figure istituzionali che speculano sulla pelle dei lavoratori e dei disoccupati, che fanno soldi dal traffico di immigrati e ci costringono alla miseria, per favorire padroni e loro complici.
Con un imponente dossier inquisitorio, colmo di falsità e vere e proprie montature, la questura di Napoli, per conto di Caldoro e del governo, vorrebbe imporre a due compagni dei precari Bros le misure restrittive come la sorveglianza speciale per il compagno Gino Monteleone, ma proprio in questi giorni il Tribunale di Napoli ha respinto la richiesta della questura e auspichiamo che la stessa decisione sia presa per il compagno Landolfi.
La sentenza a noi favorevole è un importante risultato da estendere non solo ai nostri compagni disoccupati, lavoratori e precari che lottano per affermare i propri diritti ma anche a tutti i sindacalisti onesti, a studenti, a immigrati e ai comunisti perseguitati che lottano per migliori condizioni di lavoro, di diritti umani, di studio e per un nuovo mondo.
Diciamo basta all’arroganza della questura che con l’applicazione di queste misure di stampo fascista vorrebbe zittire il malessere sociale e facciamo appello a quanti hanno a cuore la libertà, il diritto a manifestare e gli obiettivi delle vertenze sociali per mobilitarsi in difesa dei diritti, per la democrazia e per gli spazi di agibilità politica e sindacale.
Non cederemo di un passo dinanzi ai nostri aguzzini che vogliono condannarci alla miseria! Non saremo noi a pagare la loro crisi! Continueremo a lottare per conquistare un lavoro utile e dignitoso!
coordinamento di lotta x il lavoro
- novembre 07, 2011
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