Nel Luglio 2001 Carlo Giuliani veniva assassinato per mano di un carabiniere durante le gloriose giornate di mobilitazione contro il G8 di Genova. e dovere di tutti gli antifascisti, anticapitalisti e le forze democratiche ricordare sempre questo giovane compagno per non dissolvere la memoria del suo sacrificio, del suo martirio e del suo assassinio per mantenere viva la rabbia e l’indignazione contro gli omicidi di Stato ai danni di tanti giovani compagni/e.
A distanza di anni di Carlo rimane la memoria, le nitide immagini delle nefandezze commesse dalle forze dell’ordine alla Diaz e durante le manifestazioni di quei giorni d’ estate. A distanza di tanti anni rimangono impresse nella mente i nomi e cognomi, le facce degli esecutori e mandanti di quella ‚ macelleria messicana nomi, cognomi e facce degli stessi uomini e donne che oggi tramano disegni massonici di uno Stato trasversale, affarista e criminale, apparati Istituzionali intrecciati alla magistratura corrotta, all’imprenditoria mafiosa, all’eversione dei servizi segreti deviati per uno stato da ordine e disciplina gli stessi uomini e donne che oggi licenziano e reprimono lavoratori e precari, disoccupati e famiglie disagiate. Gli stessi uomini e donne che oggi privano lavoratori, preacri e disoccupati di beneficiare di un reddito, di un lavoro, di una vita dignitosa.Carlo non deve essere un icona ed un simbolo da sfruttare e speculare, Carlo deve essere un nome che associato ai tanti giovani compagni per dare continuita’alla nostra rabbia, alla nostra indignazione, per dare continuita’ ad una lotta di resistenza per smascherare il vero volto fascista, autoritario e repressivo di questo Governo e dei tanti nostalgici delle filosofie razziste e razziali, dei tanti nostalgici del Duce e del fascismo.
Il Coordinamento di Lotta x il Lavoro nel 2008 ha intitolato il suo centro sociale a Carlo Giuliani, alla presenza del padre Giuliano Giuliani durante una iniziativa di commemorazione.