Convegno Nazionale: Reddito Sociale
Napoli, 24 Aprile 2004 Centro Occupato “Coordinamento dei diritti sociali”. Convegno Nazionale: Reddito Sociale e Lotta alla precarietà a cura della Rete Nazionale per i Diritti ed il Reddito Disoccupati Organizzati a Napoli!! La battaglia organizzata per il diritto al lavoro nell’area napoletana non necessiterebbe di presentazioni. Da oltre venti anni, attraverso fasi politiche diverse, l’autorganizzazione dei disoccupati organizzati è una costante spina nel fianco alle istituzioni, nazionali e locali, la quale ha messo, più volte, in crisi il perverso disegno affaristico e speculativo che sottende alla gestione capitalistica del mercato del lavoro. Oggi, a distanza di decenni, rimane vivo il protagonismo di quanti rompendo con l’impotente ricerca di una soluzione individuale del problema-lavoro hanno deciso di organizzarsi collettivamente e di rialzare la testa. Naturalmente questa esperienza politica è costantemente sotto il tiro della repressione, la quale periodicamente si accanisce con inchieste, arresti e pestaggi contro il movimento di lotta e le sue avanguardie. Infatti è di questi ultimi giorni la paradossale richiesta di rinvio a giudizio per 62 militanti dei movimenti di lotta accusati, dalla Procura della Repubblica, di “Associazione a Delinquere e di estorsione”. In questo modo, ancora una volta, si vogliono ridurre gli episodi di conflittualità sociale alla fenomenologia della “criminalità organizzata”. Parimenti non mancano – a volte alimentate da una “sinistra” oramai integrata alle supreme esigenze del mercato – le vere e proprie campagne di dis/informazione concepite con il palese scopo di criminalizzare le lotte e le loro ragioni sociali. Eppure nonostante tutte le difficoltà i disoccupati organizzati – di cui il Coordinamento di Lotta per il Lavoro e gli Autorganizzati di Acerra costituiscono l’espressione politica ed organizzativa più autorevole e qualificata – riescono ancora a tenere la piazza e conseguire un discreto successo in alcuni quartieri significativi della città. Tutto ciò mentre i tentativi di alcuni gruppi, legati all’equivoco mondo della destra napoletana, di dare vita ad una aggregazione alternativa alla tradizione classista dei disoccupati organizzati sono falliti non riescendo a superare la soglia della pura testimonianza e del mero supporto elettorale ad alcuni candidati del Polo. Attualmente il Movimento è impegnato per la conclusione positiva di una Vertenza aperta con Regione, Provincia e Comune affinché si vari un Piano di Formazione Professionale rivolto prioritariamente a tutte quelle figure sociali (disoccupati di lungo periodo, giovani privi di titoli di studio, donne) da sempre penalizzate ed escluse da tutte le leggi che sovrintendono al mercato del lavoro. Una Vertenza fortemente voluta dal movimento di lotta il quale ha dovuto, fin dall’inizio, lottare anche per reperire i fondi necessari a tale piano con frequenti iniziative anche a Roma sotto le finestre del Ministero del Lavoro. – il Salario Garantito: Punto irrinunciabile del nostro programma è l’obiettivo del Reddito/Salario Garantito. Come Movimento riteniamo che questo obiettivo, per non ridursi a mera rivendicazione sloganistica deve essere assunto non solo dai comitati e collettivi di lotta che già esistono o che possono ulteriormente svilupparsi nel meridione d’Italia ma deve generalizzarsi in tutto il paese…e nell’intero spazio europeo.!! Questa parola d’ordine è cosa diversa da tutte le varie altre proposte (…tipo la miseria del Reddito d’Inserimento) le quali si caratterizzano come assegni di povertà verso i settori più disagiati puntando alla cristallizzazione endemica di nuove fasce di povertà e di emarginazione. La lotta per il Salario Garantito, invece, deve configurarsi come percorso conflittuale con l’obiettivo della tendenziale ricomposizione tra disoccupati, precari a vario titolo, lavoratori fuoriusciti dalla produzione a causa delle ristrutturazioni e i migranti usati come arma di ricatto nei confronti dei lavoratori di qui. Una battaglia, quindi, unitaria e generale la quale non accetta, in alcun modo, le compatibilità del mercato e dell’economia. Una lotta che, da subito, deve investire tutte le sezioni del proletariato – quelle “vecchie” e quelle “nuove” – rigettando l’insieme delle politiche tese alla frantumazione sociale ed alla contrapposizione tra i diversi soggetti sociali colpiti dalla crisi. Infatti è con questa impostazione programmatica che stiamo partecipando, insieme a collettivi di altre città d’Italia, all’esperienza della Rete per il Reddito Sociale e i Diritti la quale, dopo l’indubbio successo della Manifestazione Nazionale del 22 Novembre scorso, è impegnata nel radicamento, nel Nord come nel Sud, e nella diffusa generalizzazione di questo obiettivo. In questo quadro anche il nostro sostegno alla Proposta di Legge Parlamentare per l’istituzione del Reddito Sociale è intimamente legata alla possibilità di allargare la lotta generale in ogni luogo senza appiattirci sui defaticanti tempi parlamentari o nutrire illusioni sulla volontà del Parlamento di recepire questa istanza senza una fortissima pressione da parte del conflitto sociale e della piazza. – Lotta alla guerra ed al militarismo: Nel corso del nostro percorso di lotta abbiamo, più volte, partecipato alle iniziative contro le aggressioni imperialistiche e la strategia della guerra infinita. Abbiamo sempre considerato l’interventismo militare neo-coloniale, in primis quello dell’Italia, l’altra faccia, quella più spietata, del continuo attacco che governi e padroni conducano, quotidianamente, contro le condizioni di vita e di lavoro popolari e proletarie. Per cui ci è, sempre, sembrato naturale il nostro impegno in tutti gli appuntamenti locali e nazionali contro la guerra assieme al movimento no war. Al momento, per dare continuità al nostro impegno, riteniamo utile rilanciare la lotta per il Ritiro Immediato di tutte le truppe straniere dall’Irak ed il diritto all’Autodeterminazione del popolo irakeno. – la lotta continua: La nostra iniziativa non si esaurirà con l’accesso ai Corsi di Formazione ma, certamente, darà vita ad un nuovo impegno per la completa stabilizzazione normativa e salariale di tutte le forme del precariato. Inoltre l’occupazione e l’autogestione dell’edificio, di proprietà comunale, di Via Cesare Rosaroll, vuole essere una scommessa forte per costruire un Centro dei Diritti Sociali nel quartiere S. Lorenzo-Vicaria dove pesanti sono le condizioni del disagio e dell’emarginazione. Con questa impostazione politica ci predisponiamo per le prossime iniziative di lotta con l’auspicio di trovare al nostro fianco quanti condividono questo percorso.
Coordinamento di lotta x il lavoro
- aprile 24, 2004
- 0 Comment -- 667 letture