“PUOS ‘E SORD”: migliaia alla regione campania – COMUNICATO

 

Comunicato Stampa

In piazza insieme migranti, precari, occupanti case, studenti. Il corteo aperto dalle carte di tressette del potere. Sanzionate le banche per l’ennesimo decreto “salvabanche e affossa risparmi”. Alla fine ottenuto l’incontro con la presidenza della regione Campania sulle vertenze sociali e sull’uso trasparente e determinato dal basso dei fondi strutturali europei>

Oggi, 11 dicembre, oltre 1500 persone tra student*, precar*, disoccupat*, occupanti casa, migranti sono scesi in piazza per protestare contro le politiche di austerity che la Regione Campania persegue in continuità con i diktat della Troika e della BCE messi in atto in primis dal governo Renzi. Obiettivo comune quello di rivendicare, a fronte dei tagli, delle speculazioni, del cattivo utilizzo dei fondi, una soluzione concreta e immediata per l’emergenza abitativa che registra numeri vertiginosi, acqua pubblica come stabilito dal referendum del 2012, interventi concreti per il diritto allo studio, contro la disoccupazione e l’emarginazione sociale, misure per il reddito minimo garantito – partecipava al corteo il comitato campano che ha raccolto migliaia di firme per una proposta di legge regionale- le bonifiche dei territori senza il ricatto del commissariamento come a Bagnoli. La regione campania gestirà oltre 14 miliardi di euro di fondi strutturali europei che non possono essere bruciati in interessi speculativi senza ricadute reali sulla vita di tutti e tutte!

Il corteo è partito da piazza Dante, ha attraversato diverse strade di Napoli, sanzionando con striscioni e scritte (vedi foto) alcune banche dopo l’ennesimo provvedimento che per salvare la speculazione finanziaria ha condannato migliaia di persone a perdere i propri risparmi di una vita. La manifestazione si è fermata infine sotto il palazzo della Regione Campania dove ha richiesto un incontro con il governatore De Luca per fissare la data di apertura di un tavolo pubblico e partecipato che si occupi delle questioni sociali sollevate. Uno sproporzionato numero di forze dell’ordine è stato dispiegato all’esterno del palazzo a contenere il resto del corteo, mentre ad una delegazione è stato concesso l’incontro. Dopo la ritrosia iniziale della segreteria del presidente De Luca, siamo riusciti, attraverso la pressione del corteo e della delegazione, ad ottenere l’impegno formale per la convocazione del primo incontro del tavolo nella settimana tra il 16 e il 21 Dicembre. Naturalmente il nostro lavoro politico va avanti a prescindere dalle promesse della Regione. Vogliamo #dirittoallostudio #reddito, #welfare, #case, #lavorodegno, #trasporti per tutt* e autodeterminazione dal basso dei territori contro ogni commissariamento della democrazia!