POLITICI E FACCENDIERI LIBERI LAVORATORI E DISOCCUPATI DENTRO
A distanza di due mesi dalle accuse assurde che hanno colpito il movimento dei precari bros e molti compagni/e con teoremi assurdi da parte della Magistratura Napoletana, “Associazione a delinquere”, rimangono ancora in piedi molte misure repressive, arresti domiciliari, obbligo di dimora 8-14 ,eppure il tribunale del riesame ha bocciato questa ipotesi assurda , il tentativo maldestro di equiparare le sacrosante lotte per il lavoro e non solo ,in una associazione a delinquere, rimane l’ennesimo disperato tentativo di fermare l’esperienza di lotta trentennale dei disoccupati organizzati in città, il non rassegnarsi ad una vita fatta di miseria e disoccupazione , il non piegarsi ai ricatti della politica locale e Nazionale, fa del disoccupato organizzato un nemico da annientare a tutti i costi e con qualsiasi strumento ( tolleranza zero. )
La verità è che il processo che si apre contro i disoccupati BROS è un processo tutto politico. Sul banco degli imputati c’è il diritto a potersi organizzare per difendersi dagli attacchi alle proprie condizioni di vita. Qualunque lotta che veda più persone insieme a chiedere lavoro o un salario, una continuità di reddito, a difendersi il posto di lavoro, a difendere un ospedale dalla chiusura, a rivendicare il vecchio welfare state (politica sociale e assistenziale), qualunque lotta che rivendichi il diritto ad una vita degna, è trasformata in episodio criminale e, quindi, reato.
L’inchiesta contro i BROS è, dunque, un becero tentativo non solo di reprimere questa lotta, ma di dare un segnale preventivo a chiunque abbia intenzione di opporsi alle ricette anticrisi di governo e padroni.
Non a caso, in tante città, Procure e Digos sono impegnate a costruire teoremi accusatori senza precedenti contro le lotte sociali. Le decine di arresti di esponenti del movimento per il diritto all’abitare a Roma, le accuse di terrorismo per gli attivisti della No TAV, i licenziamenti e la repressione contro i lavoratori della logistica e dei trasporti di Genova, fino alle denunce contro i cittadini di Giugliano in lotta contro il caro TARES, sono il chiaro segnale che si vuole colpire chi alza la testa e in maniera organizzata rivendica i propri diritti.
Noi rispediamo al mittente queste accuse che sono molto più appropriate per le Istituzione e una certa politica, che da sempre fa accordi e affari con Mafia e Camorra e spreco e sperpero di denaro pubblico, non un passo indietro rilanciamo le mobilitazioni e la lotta per il lavoro.
- Liberta” immediata per Salvatore Annuale e Ugo Esposito
- Annullamento di tutte le misure repressive per i compagni/e Bros
- Le lotte sociali non si processano
Precari Bros Organizzati di Napoli e Provincia
www.disoccupatiorganizzati .org
- aprile 24, 2014
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