Fermiamo il piu’ grande affare politico-criminale -affaristico del secolo

Lo stato di emergenza rifiuti non è altro che un grosso business economico che imprese e politica hanno firmato per un giro di miliardi a danno della salute pubblica e della tutela dell’ambiente.
Nessun schieramento politico-partitico è fuori da questo giro vizioso che ha reso la Campania pattumiera d’ Italia, ognuno con le sue responsabilità, ognuno con i suoi interessi. Ora che la pattumiera è satura si cerca di rincorrere al colpevole di turno per sacrificarlo all’altare della vergogna e nascondere la verità ai cittadini campani.
In questi 14 anni di commissariamento sulla questione rifiuti sono stati bruciati 2 miliardi di euro, miliardi di euro che dovevano servire ad avviare una nuova politica di gestione rifiuti partendo dalla raccolta differenziata porta a porta, riciclaggio, compostaggio e lanciare un nuovo modello di fonti energetiche alternative, dove i cittadini ne beneficiavano sotto il profilo economico ed ambientale. A cosa sono serviti questi miliardi ?
A pagare le ditte satellite collegate alle ferrovie dello stato che si occupavano del trasporto dei rifiuti in Germania a costi elevatissimi, creare bacini e consorzi per operazioni clientelari ed elettorali ai vari politici di turno, scaricando colpe e responsabilità sui lavoratori, disoccupati organizzati e cooperative di settore, senza che essi avessero i giusti mezzi e strutture per intervenire.
L’ attuale situazione campana segna lo stato di crisi della classe politica locale nel dare risposte alle tante emergenze ed istanze che da tempo chiedono una soluzione che migliori le prospettive occupazionali, ambientali e sociali come le tante mobilitazioni viste negli ultimi anni che partono dalle mobilitazioni sul territorio di Acerra sulla questione termovalorizzatore, i corsisti ISOLA che vogliono fuori-uscire dalla precarietà delle loro prestazioni ed ex-detenuti che hanno beneficiato dell’ indulto dove lo stesso è stato strumento di propaganda elettorale per il recupero ed il reinserimento di questi soggetti all’interno di percorsi formativi-occupazionali, gli stessi a Napoli stentano a decollare mentre a Genova, città sicuramente con un tasso minore di devianza sociale, lo stesso strumento ha avuto pieno successo.
A questa crisi e immobilismo politico bisogna rispondere con lo spontaneismo e l’autonomia delle lotte autorganizzate che dal basso rappresentano il bisogno di miglioramento delle condizioni di vita, la risoluzione delle vertenze in atto e della definizione dei percorsi di inserimento occupazionale da incrociare con il superamento dello stato d’ emergenza rifiuti dove da tempo i corsisti ISOLA aderenti al Coordinamento di Lotta x il Lavoro ne chiedono la fine e l’avvio di un nuovo piano di gestione rifiuti attraverso la raccolta differenziata porta a porta, le bonifiche dei siti inquinati, il riciclo e compostaggio dell’ umido dove questo avvio di gestione possa far fronte da una nuova politica ambientale ed allo stesso tempo inserire migliaia di disoccupati, precari e gli stessi indultati, la stessa iniziativa può essere anche obiettivo di mediazione e di riflessione a chi crede che il solo utilizzo del termovalorizzatore di Acerra sia l’unica soluzione al problema rifiuti.
Sulla questione Progetto-ISOLA rammentiamo che a fine Marzo scadranno le prestazioni dei 3000 corsisti, dove la vertenza ancora aperta ed è in discussione nelle sue prospettive, già da tempo il Coordinamento di Lotta x il Lavoro, il Movimento corsisti Acerra, U.D.O. chiamano alla lotta i tanti corsisti che sono ancora oggetto di strumentalizzazione politica e sindacale, gettati nei miasmi della confusione dell’appartenenza che lascia il posto allo scoraggiamento, disinformazione e immobilismo, mentre chi è convinto come noi nella reale trasformazione del Progetto stesso attraverso la lotta senza interferenze di soggetti o organismi esterni, riesce ancora a portare a casa qualche vittoria parziale come il riconoscimento retributivo del rimborso spese.

COORDINAMENTO DI LOTTA X IL LAVORO
CENTRO SOCIALE-COORDINAMENTO PER I DIRITTI SOCIALI
Via Cesare Rosaroll, 48