Napoli ha bisogno di Lavoro reddito e Servizi Sociali

Napoli in questi mesi è al centro delle attenzioni della stampa e della politica nazionale ed estera a causa di un’ antica emergenza di degrado sociale, ambientale che sono le conseguenze delle nefaste politiche economiche dettate dalle strategie del mercato internazionale e di riflesso influiscono sulle manovre economiche sia a livello nazionale che locale.
In tutto il Mezzogiorno ed in particolare la Campania, gli Enti Locali sono vittime dei tagli alle risorse e fondi che la legge finanziaria ha deciso per rientrare e ridurre il deficit pubblico. Il tutto a discapito delle politiche sociali e quei servizi di sostegno come il reddito di cittadinanza, trasporti, cultura, qualità della scuola e sicurezza degli edifici, per poi passare in ultimo alla assurda reintroduzione del ticket sanitario per l’accesso al diritto alla cura; settori questi che sono il fulcro della vivibilità e la salvaguardia di ogni individuo, in special modo le fasce deboli.
Napoli è vittima di un’ intera politica di deindustrializzazione e dislocazione delle aziende produttive che hanno caratterizzato gli anni ’80 fino alla illusione del rinascimento bassoliniano.
Nulla è cambiato, se non negli aspetti di facciata e la nascita di nuove caste politiche dell’attuale classe dirigente sia di destra che di sinistra nella creazioni di nuove lobby di potere e gestione dei fondi europei per finanziare progetti formativi sterili o aziende pubbliche che sono il paravento di quei politici non eletti nelle ultime campagne elettorali, tutto ciò a danno di lavoratori e concreti investimenti occupazionali con le esigenze territoriali come è l’esempio della raccolta rifiuti, la riqualificazione e la bonifica di intere periferie e quartieri-ghetto, partendo dal progetto I.SO.LA del quale nella giornata di oggi scade il bando per la partecipazione delle imprese che dovranno prendere in carica i corsisti. Dunque cresce l’attesa e nel contempo anche la tensione che potrà riaccendere i conflitti delle lotte sociali se non ci saranno le dovute garanzie dell’inserimento di tutti i 3000 corsisti all’interno di aziende pubbliche e di qualità,l’immediato avvio superando ogni vincolo burocratico e tecnico, l’attuazione di un tavolo politico che mette all’ordine del giorno la continuità e la stabilizzazione dei futuri corsisti-lavoratori precari
Disoccupazione, precarietà e miseria che hanno visto una crescita vertiginosa negli ultimi decenni, sono gli aspetti della drammaticità della rottura dei rapporti sociali e degli equilibri della sana convivenza dei cittadini che comprendono la comunità napoletana, individui privati dei loro diritti primari si vedono costretti ad incrementare le sacche di una criminalità organizzata già consolidata o nascente, attraverso questi canali trovano uno sbocco ed una garanzia economica per fronteggiare il soddisfacimento dei propri bisogni e progetti a dispetto di una incapacità dello Stato che inerte non riesce più a garantire benessere e vivibilità per tutti, richiamando attraverso mezzi stampa e proclami di piazza l’intervento del suo braccio armato. L’esercito, la militarizzazione dei territori napoletani.
Napoli non è l’avamposto di un paese in guerra, né tantomeno l’oasi felice della vita come il Sindaco Iervolino continua con la sua pietosa ed allucinante visione astratta dalla realtà.
L’unica risposta non può essere l’attacco repressivo a cui tutti saremo sottoposti, mentre si continua ad assistere alla continua assenza di reali progetti che rispondono alle richieste di lavoro, reddito e servizi sociali garantiti e le immediate risoluzioni delle vertenze specifiche.

IMMEDIATO AVVIO DEL PROGETTO I.SO.LA.

BASTA SPRECHI E RITARDI SULLA PELLE DEI DISOCCUPATI, CORSISTI E PROLETARI !

COORDINAMENTO DI LOTTA X IL LAVORO
Centro sociale-COORDINAMENTO PER I DIRITTI SOCIALI
VIA CESARE ROSAROLL N 48

09/11/06